Speravamo che trascorso un mese dalle elezioni amministrative cessassero definitivamente gli annunci propagandistici della campagna elettorale, e si cominciasse finalmente ad amministrare la città guardando esclusivamente all’interesse dei cittadini.
L’annuncio della sospensione della raccolta differenziata “porta a porta” nei quartieri popolari della città, ci fa pensare che invece la nuova amministrazione non abbia ben chiaro che il tempo delle accuse reciproche è definitivamente cessato e bisogna mettersi al lavoro.
Noi ci aspettiamo innanzitutto che non si buttino alle ortiche i buoni risultati ottenuti dall’amministrazione precedente soprattutto in materia di rifiuti.
Non c’è dubbio che il sistema di raccolta può e deve essere migliorato anche con il conferimento dei rifiuti solidi urbani rigorosamente differenziati presso le c.d. isole ecologiche, ma è un grave errore far passare il messaggio che le isole ecologiche possano sostituire la raccolta differenziata porta a porta.
Le isole ecologiche infatti debbono agevolare la differenziata, non sospenderla o peggio farla cessare.
Siamo certi che il neo Sindaco non intenda affatto tornare ai cassonetti e alle discariche inquinanti, ma che invece voglia tutelare la salute, l’ambiente ed il decoro della città tutta.
Per fare questo il primo errore da non fare è dividere i marsalesi in cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Azione prioritaria di questa amministrazione dovrebbe essere infatti quella di riuscire laddove l’amministrazione precedente ha fallito: migliorare le condizioni di vita nei quartieri popolari , iniziando proprio dal decoro urbano.
Si può fare, e si fa tutti i giorni, parlando con le persone, spiegando loro in primo luogo che vivere in mezzo ai rifiuti è la cosa più stupida che si possa fare.
Esortiamo infine l’amministrazione a proseguire nell’attività sanzionatoria, iniziata dalla precedente, di quei cittadini che non hanno ritirato i mastelli , non pagano la relativa tassa e abbandonano i rifiuti per strada , in campagna, nella riserva dello Stagnone e nei quartieri popolari. Gli elenchi dei trasgressori morosi ci sono, basterà leggerli per accorgersi che molti di loro sono tutt’altro che abitanti dei quartieri popolari.